[ecce WWWeb]#20      ovvero piccoli bit
di informazioni
sulla rete delle reti
raccolti per voi da
Mario Corsolini.


Non ci sono più scuse, adesso! Con l'uscita di OperOffice.org per i più noti sistemi operativi (scaricabile gratuitamente da http://lang.openoffice.org/it/index.html o da http://www.openoffice.org/ se preferite l'originale inglese, generalmente più aggiornato) affrancarsi dalla schiavitù dell'imperversante suite per ufficio di Microsoft è possibile, oltre che desiderabile e (in certi casi) vantaggioso.

OpenOffice.org (da non confondere col suo cugino commerciale: StarOffice di Sun Microsystems) probabilmente è, dopo Linux, il più complesso progetto OpenSource esistente. La suite comprende un word processor, un foglio elettronico, un programma di grafica, un editor scientifico, un programma per fare presentazioni e uno per fare siti web... il tutto ben integrato in un pacchetto omogeneo e di facile utilizzo. Tanta roba! Manca, per il momento, un database (ma ci sono speranze per il futuro) e i dizionari delle lingue straniere (rispetto all'inglese) vanno scaricati a parte, ma in compenso il tutto è assolutamente gratuito, oltre che snello solido e ben testato. Inoltre, essendo tutto il codice alla luce del sole, avrete la sicurezza che ciò che installerete nel computer non contiene funzioni nascoste che, nel migliore dei casi, sono solo spreco di memoria (come il flipper e il videogioco 3D nascosti in Office97), nel peggiore possono arrecare danno alla vostra privacy (come successo recentemente con RealPlayer, per esempio). Inoltre se qualcosa non vi piace potete sempre modificarvelo da soli (se avete sufficienti conoscenze programmative) o eventualmente suggerire le modifiche al team di sviluppo: state sicuri che riceverete MOLTA più attenzione di quella che vi presterebbe una qualunque software house di grosso cabotaggio.

Ovviamente ci sono anche dei contro: oltre alla sopra citata mancanza di un database, manca anche una raccolta di clip-art preconfezionata (se non altro il tempo di download si mantiene entro limiti ragionevoli) e bisogna pure evidenziare che, almeno attualmente, la compatibilità con i file prodotti da Office non è né completa né perfetta. Documenti complessi o contenenti formattazioni particolari o immagini grafiche difficilmente verranno visualizzati in maniera identica tra OpenOffice.org e i vari Microsoft Office (del resto nemmeno tra le diverse versioni di MS Office c'è mai stata piena compatibilità!), inoltre il linguaggio di scripting è diverso (e questo, per certi aspetti è un bene: sarete assolutamente immuni da TUTTI i macro-virus attualmente conosciuti!!!). Infine le funzioni disponibili sono un po' meno di quelle (spesso inutilizzate) presenti nella suite Microsoft: d'altra parte OpenOffice.org è stato costruito sulla base delle reali esigenze degli utilizzatori, non di quelle dell'ufficio marketing! Insomma: almeno per uso personale, specialmente se non volete correre alcun rischio per quanto minimo con le fiamme gialle, questi difetti sono veniali. Per non parlare poi delle molteplici applicazioni possibili in ambito non personale, dove la plateale differenza di prezzo per le licenze potrebbe comunque rendere estremamente appetibile OpenOffice.org!

Conchiudendo: non per essere di parte ma io, quando sono proprio costretto a costruire un documento in formato Office-compatibile (e quindi non posso usare LaTeX: rimando gli eventuali smemorati a ecce WWWeb #13), uso questo OpenOffice.org con magno gaudio e sollazzo (questi articoli ne sono un esempio)! Al momento in cui scrivo sta per essere distribuita la versione 1.0.1 italiana della suite (quella inglese è già disponibile): cosa state aspettando a intraprendere il download?


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