[ecce WWWeb]#27      ovvero piccoli bit
di informazioni
sulla rete delle reti
raccolti per voi da
Mario Corsolini.

Discepolo: «Qual è il gioco più complesso che l'Uomo abbia mai inventato?»Maestro: «Gli Scacchi, naturalmente.»Discepolo: «E il Go?»Maestro: «Il Go è sempre esistito!»

Ebbene sì, dopo la lunga pausa estiva ho voglia di riprendere i miei sproloqui con un argomento ludico facendo finta di dimenticarne altri, forse più importanti e urgenti, ma inequivocabilmente più squallidi. Per chi lo ignorasse, quindi, vediamo cosa è il Go (o Igo in giapponese, Wei Chi in cinese e Baduk in coreano), il gioco cui si riferisce lo pseudo-koan che ho liberamente tradotto in apertura.

Trattasi di uno dei più antichi giochi esistenti (secondo alcuni il più antico), carico di simbologie remote, nato in Cina, sviluppatosi in Giappone e oggi abbastanza diffuso in tutto il mondo orientale, dove esiste un circuito professionistico ben affermato. Come gli Scacchi, il Go è un gioco di pura abilità, dove ogni giocatore può contare solo sulle proprie forze intellettuali per prevalere sull'avversario ma, a differenza di molti altri giochi del genere, il Go ha alcune caratteristiche che lo rendono assolutamente unico. Prima di tutto il fatto che, nonostante le regole siano poche e semplici (in cinque minuti cinque si imparano!), le strategie di gioco sono un oceano straordinariamente enorme e complesso: una volta cominciatane l'esplorazione, riserverà conoscenza e sorprese per tutta la vita… e oltre, se fosse possibile! Vi è poi un sistema molto naturale di handicap che permette di calibrare molto finemente l'abilità relativa dei giocatori e di poter fare partite alla pari anche tra giocatori di diverso livello (il quale, come nelle arti marziali, viene misurato in dan e kyu). Infine, nonostante lo scopo sia ovviamente di vincere la partita, tentare di annientare l'avversario porta sempre alla rovina, come recita uno dei tanti proverbi del Go. Il Go è basato sulla lealtà e sul rispetto dell'avversario e il gioco stesso consiste nella ricerca del miglior equilibrio tra attacco e difesa, concessione e guadagno, strategia e tattica.

Per cominciare a conoscerne il regolamento, si potranno reperire sull'Internet vari manualetti e corsi guidati con esercizi, persino interattivi. Una buona partenza potrebbero essere la Federazione Italiana Giuoco Go (http://www.figg.org/) e l'Associazione Goistica Italiana (http://www.agi.go.it/). A un livello più approfondito, ma in inglese, ci si potrà rivolgere alla Sensei's Library (http://senseis.xmp.net/) e infine al GoBase.org (http://gobase.org/). Ancora, per una presentazione indiretta del Go, assai meno rigorosa però indubbiamente più accattivante, non perdetevi l'incredibile anime Hikaru no Go, tratto dal manga omonimo (ftp://ftp.hikago.flirble.org ma attenzione che il server FTP è abbastanza sovraffollato ultimamente: ci vorrà un po' di pazienza per riuscire a entrare).

[Ear-reddening move]

Appena imparate le poche nozioni di base, bisognerà cominciare a giocare sul serio! Dato che non sempre è facile trovare club vicino a casa (tranne nelle maggiori città), una buona soluzione è usare uno dei tanti server sparsi per la rete. Il Kiseido Go Server (http://kgs.kiseido.com/), per esempio, per i principianti mi pare anche migliore degli storici Internet Go Server (http://www.pandanet.co.jp/English/) e No Name Go Server (http://nngs.cosmic.org/), dato che vi si trovano (gratuitamente e non) molte "stanze" dedicate all'insegnamento e vi si tengono spesso interessanti conferenze pubbliche a tema. Esistono anche dei programmi usabili per giocare a Go contro il computer ma, a differenza degli Scacchi (dove oramai anche i campioni del mondo soccombono alla forza bruta della macchina), il miglior programma di Go esistente gioca al livello di un umano poco più che principiante! Proprio per questo motivo, dato che a meno di enormi rivoluzioni nel campo dell'Intelligenza Artificiale (che attualmente nessuno si aspetta) questa situazione non è destinata a cambiare, un amico scacchista mi ha addirittura suggerito che in un futuro nemmeno troppo lontano il Go potrebbe piano piano estendersi ulteriormente anche nel mondo occidentale e sfidare il dominio sin qua incontrastato del "Nobil Giuoco"!

Lasciandovi quindi alla scoperta di questo gioco affascinante, chiudo con l'immagine del momento cruciale di una memorabile partita del passato (noto come "Ear-Reddening Move", quasi un Kami no Itte, per chi volesse indagarne i retroscena) e con una breve poesia di J. L. Borges dedicata al Go. La prima è qua sopra, la seconda su http://spazioinwind.libero.it/culturatradizionalegiapponese/Go.htm in fondo alla pagina.


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