Rubrica Fissa
A Futura Memoria

di Giuliano Sorel



"I magistrati non scendono dal pianeta Marte. Sono semplicemente dei laureati in legge che hanno vinto un concorso nozionistico. Dopo un breve tirocinio gli vengono affidate responsabilità, spesso monocratiche, con il compito di prendere decisioni gravi sulla libertà, il patrimonio e l'onore dei cittadini. È un sistema di reclutamento che non dà garanzie. -**?- Una scuola nazionale della magistratura di tre o quattro anni, sul modello francese, che proposi già vent'anni fa. Il primo anno di formazione generale; il secondo a contatto con la realtà sociale; e uno o due anni di esercizi seminariali teorici. Lei capisce che dopo non c'è più bisogno di fare un esame, perché le doti di prudenza, diligenza, igiene mentale saltano fuori da questa selezione. E a ogni posto che si liberi andrebbe un magistrato preparato, mentre oggi la formazione professionale dei magistrati avviene sulla pelle loro e su quella dei cittadini."

**: Quale sistema funzionerebbe meglio?


> La Stampa, 4 settembre 1993; da un'intervista di Alberto Pupazzi a Adolfo Beria di Argentine, magistrato dal '47 al '90.


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Alto Tradimento #3
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